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Giocatore del mese: Romelu Lukaku
12 Marzo 2021

Giocatore del mese: Romelu Lukaku

Ugo Donato

Febbraio è stato un mese duro per l’Inter: i nerazzurri sono stati chiamati ad affrontare degli esami di maturità veri e propri, che hanno superato brillantemente. Tutta la squadra ha saputo alzare il proprio livello di rendimento e questo ha permesso di ottenere vittorie importanti, ma probabilmente i 3 giocatori che per motivi diversi hanno inciso di più sono stati Handanovic, Perisic e Lukaku. Quest’ultimo è stato preferito dai nostri lettori come MVP del mese di febbraio.

Qualcuno aveva cantato vittoria troppo presto

In questa stagione in cui soprattutto nella prima parte la squadra di Conte ha raccolto più delusioni che gioie, uno dei bersagli preferiti da “alcuni” tifosi è stato sicuramente il capitano Handanovic. Dalla parata con lo “sguardo laser” a battute non proprio eleganti che lo paragonavano ad una sedia ne abbiamo sentite tante. Sicuramente Handanovic non è più nel suo prime e la sua capacità di incidere sui risultati della squadra si sta riducendo sempre di più, ma questo non giustifica lo tsunami di insulti e di critiche mosse verso di lui, soprattutto se si considera che il portiere sloveno è rimasto all’Inter nonostante abbia vissuto forse uno dei periodi peggiori della sua storia ( quello post triplete) mantenendo sempre un alto livello di professionalità e di rendimento che nei suoi primi anni a Milano ci hanno risparmiato parecchie figuracce. Ebbene Handanovic ha dato prova in campo di non essere ancora finito e, complice il cambio di strategia nello svolgere la fase difensiva di tutta la squadra, ha fornito un contributo importante nel filotto di vittorie nerazzurre.


Ecco le due parate nel derby su Ibra, seguite poi anche da quella su Tonali. 52 secondi di vitale importanza che potrebbero essere ricordati come una delle sliding doors della stagione intera

L’Inter ha abbandonato la difesa super aggressiva e abbastanza rischiosa (vista in EL e all’inizio di questo campionato), per adottare un approccio più ragionato e più accorto. Spesso si è rifugiata in lunghe fasi di difesa posizionale che hanno abbassato la pericolosità dei tiri avversari, favorendo perciò anche Handanovic. Nelle quattro partite di febbraio i nerazzurri hanno concesso un valore complessivo di xG agli avversari di 0,58 e in tutte le sfide gli avversari non sono riusciti a produrre un valore di xG superiore ad 1. Infatti, l’Inter ha subito solo una rete (quella di Milinkovic-Savic) abbastanza fortuita nonostante gli avversari siano stati la Fiorentina che a Milano aveva fatto 3 goal, la Lazio che veniva da 6 vittorie consecutive, il Milan e il redivivo Genoa di Ballardini.

Altre due belle parate di Handanovic su Bonaventura e su Biraghi. Il risultato qui era di 1 a 0

La maturazione di Perisic

Un altro giocatore che nel 2021 sta dando un contributo fondamentale alla causa nerazzurra è Perisic. Nel suo caso i complimenti vanno fatti anche a Conte, che è riuscito a plasmarlo e farlo rendere al massimo come quinto di centrocampo. Con l’innalzamento di rendimento di Perisic (e l’inserimento sul centro sx di Eriksen), l’Inter ha potuto finalmente sfruttare anche la fascia sinistra del campo per manipolare le difese avversarie e creare delle occasioni da goal. Ad esempio, nel derby l’apporto offensivo di Perisic è stato fondamentale con l’assist per Lautaro nell’occasione del raddoppio interista e con il lancio che ha innescato Lukaku per il 3 a 0. In più ora con Eriksen e Bastoni e questo Perisic la catena di sinistra sta funzionando bene e questo può tornare utile nelle giornate in cui Hakimi non riesce ad incidere oppure quando, come nel derby, affronta un avversario di pari livello (Theo) che lo impegna in fase difensiva e riesce a limitarne le offensive. Contro il Milan ha sviluppato più il gioco sulla sinistra (38%) rispetto alla fascia destra (32%). La vera svolta del croato però è stata in fase difensiva: Perisic ha superato a febbraio due esami veramente importanti contro Lazio e Milan, dimostrando una versatilità e un’adattabilità che non era scontata e che nella prima parte di stagione non sembrava possibile.

THERE’S A NEW KING IN TOWN

Nel perfetto Febbraio nerazzurro Lukuku è emerso come leader tecnico ed emotivo della squadra; avevamo già parlato di Lukaku e del fatto che sia un giocatore che divida l’opinione pubblica calcistica, ma dopo il mese di febbraio è difficile non pensare al belga come uno dei giocatori più determinanti in Europa in questo momento. Lukaku ha vinto anche il premio come MVP della serie A del mese di febbraio, a dimostrazione di quanto sia stato incisivo. 1 goal e 0,75 assist p90 nelle 4 partite di febbraio che hanno visto il belga coinvolto quasi in tutte i goal (solo con la fiorentina non ha preso parte ad almeno un goal). Vediamo tre modi con cui Lukaku ha determinato le vittorie dell’Inter contro Lazio, Milan e Genoa.

Questa è la situazione in cui Lukaku riesce ad esprimersi meglio: con campo davanti, in conduzione è immarcabile

Il secondo modo con cui il belga riesce ad incidere è la sua capacità di fare da sponda in fase di risalita del campo. L’Inter ha bisogno di coinvolgerlo velocemente perché in questa situazione, nonostante i miglioramenti, Lukaku non possiede una pulizia tecnica eccezionale e sbaglia ancora più di qualche appoggio.

Nonostante per alcuni sia stato un contropiede, questa splendida costruzione dal basso dell’Inter ha portato al goal del raddoppio nel derby. Barella si appoggia su Lukaku e grazie alla sua sponda Hakimi (che si era sovrapposto internamente) riesce a spezzare le due linee del Milan e a cambiare gioco sul lato debole.

La partita con il Genoa è forse la migliore prestazione di Lukaku da quando è in Italia. L’apporto del belga è adnato oltre il goal del vantaggio e l’assist sul raddoppio: Lukaku è stato totale. Ha creato 3 occasioni da goal, ha portato a termine 2 dribbling, ha effettuato 3 key passes e, a testimonianza del suo coinvolgimento nella manovra, ha messo a segno ben 15 passaggi nel terzo quarto di campo (solo Eriksen con 17, ne ha fatti di più) primeggiando in quasi tutte le statistiche offensive dell’Inter.


Un’altra azione manifesto dello strapotere di Lukaku è quella del goal del raddoppio contro il Genoa. Qui Lukaku manipola Onguene a proprio piacimento e si lancia verso la porta mantenendo comunque la lucidità necessaria per servire al momento giusto Darmian

Febbraio è stato un mese intenso e importante per la stagione dell’Inter: ha visto sfumare la finale di Coppa Italia, ma potrebbe aver dato la spinta necessaria per primeggiare in campionato. Il primo posto è stato conquistato, ora c’è bisogno di portare la squadra fino al traguardo finale e Lukaku sembra poter essere il candidato ideale per realizzare il sogno di noi tifosi.

fonte dati statistici: understat.com / legaseriea.it

Ugo Donato

→ Ugo Donato

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