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E’ tempo di calciomercato: cosa potrebbe accadere?
4 Gennaio 2021

E’ tempo di calciomercato: cosa potrebbe accadere?

Ugo Donato

È cominciato il nuovo anno e arriva puntuale come sempre la sessione di mercato invernale. La situazione nel panorama calcistico mondiale non è sicuramente delle migliori, molte squadre hanno e avranno problemi economici anche nel 2021. Per questa ragione si prospetta una sessione di mercato abbastanza tranquilla, “di riparazione” nel vero senso della parola. Improbabile assistere a colpi rilevanti dal punto di vista economico e più verosimilmente le squadre proveranno semplicemente a sistemare per quanto possibile i propri roster, cercando di fare di necessità virtù. Anche l’Inter ovviamente avrà margini di azione risicati e, Marotta e Ausilio dovranno cercare di accontentare Conte rispettando i limiti che la situazione attuale impone. La società nerazzurra ha chiuso il 2020 con un rosso a bilancio di 102,4 mln di euro in peggioramento di 48,4 mln rispetto al 2019 anche per gli effetti della pandemia che hanno portato a far slittare una fetta importante di ricavi. È questo quanto emerso dall’ultima assemblea dei soci, nella quale è stato approvato il bilancio della società. Pesa inoltre il fallimento nella campagna europea, che ha visto l’Inter uscire ai gironi di Champions League, perdendo così la possibilità di andare avanti e incrementare così i suoi ricavi. Con l’eliminazione dalla Champions League sarà necessaria un’operazione di ridimensionamento della rosa vista la necessità di ridurre il numero di giocatori a disposizione di Conte, in virtù della diminuzione di partite da disputare da qui sino alla fine della stagione rispetto a quanto era stato preventivato durante la campagna acquisti di Settembre.

I possibili partenti
Di fatto una cessione, anche se a titolo temporaneo, l’Inter l’ha già conclusa: si tratta di Radja Nainggolan. Il centrocampista belga è passato al Cagliari in prestito secco fino a fine stagione, e questo comporterà un piccolo risparmio in questi 6 mesi visto il cospicuo salario (circa 5 mln netti all’anno) che Nainggolan percepisce.

Un altro giocatore destinato a lasciare la truppa allenata da Conte è sicuramente Eriksen. A bilancio il costo stimato del campione danese è di circa 21,4 mln di euro (fonte Calcio&Finanza), pertanto non sembra impossibile per l’Inter riuscire a venderlo senza fare una minusvalenza. Nello stesso tempo bisognerà capire chi potrebbe investire sul danese, il cui cartellino non costa molto, ma che comunque percepisce un ingaggio di 7,5 mln netti all’anno. Le voci degli ultimi giorni danno il Psg del suo ex allenatore al Tottenham Pochettino prima interessata: la formula più gettonata per chiudere la trattativa, stando ai rumors, sembra essere uno scambio con Leandro Paredes (di cui parleremo più avanti), con entrambe le squadre che potrebbero mettere a registro una plusvalenza senza però di fatto muovere denaro. Queste voci sono comunque tutte da verificare, come è tutta da verificare l’assenza di acquirenti per Eriksen, Psg a parte.

Sempre nel reparto di centrocampo c’è un’altra situazione da valutare: quella di Matias Vecino. L’uruguayano è finalmente tornato in gruppo dopo praticamente 6 mesi di assenza (ultima presenza 20 minuti contro il Verona, il 9 luglio 2020). Difficile ipotizzare cosa effettivamente succederà; potrebbe finire sul mercato, ma nello stesso tempo potrebbe risultare un vero e proprio nuovo acquisto per l’Inter, in considerazione del fatto che il centrocampo è il reparto dove ci si aspetta il maggior numero di uscite. Tutta da definire è anche la questione legata ad Ivan Perisic: indubbiamente il croato è il giocatore più impiegato tra quelli finora menzionati con 19 presenze totali e pertanto non è possibile considerarlo alla stregua di un vero e proprio “esubero”. Rimangono comunque dubbi sul suo rendimento sia come esterno di centrocampo che come seconda punta e rimane anche viva la sensazione che questa estate sia rimasto più per mancanze di offerte che per altro; vedremo se qualcosa si muoverà in tal senso. Oltre al centrocampo, l’altro reparto dove è lecito aspettarsi movimenti è il reparto offensivo. L’attacco dell’Inter si regge tutto sulle spalle di Lukaku e Lautaro, che seppur grosse, non sono abbastanza larghe per affrontare quasi da soli una seconda parte di stagione in cui sarà necessario lottare fino all’ultimo per lo scudetto. Doveroso ricordare che l’Inter dispone di Sanchez (2 goal e 3 assist per lui in 675 min giocati), il cui rendimento però è fortemente condizionato dai numerosi infortuni che lo perseguitano e che inevitabilmente non lo possono rendere una risorsa affidabile sul lungo periodo per Conte. In virtù di quanto detto è lecito aspettarsi qualche movimento in entrata anche sul fronte offensivo, magari cercando una soluzione che coinvolga anche Pinamonti, tornato dal Genoa quest’estate e ai margini del progetto.

Chi potrebbe arrivare
Come ogni sessione di mercato i nomi accostati all’Inter sono svariati. Le voci si fanno molto insistenti come già accennato prima su Leandro Paredes: il regista argentino in forza al Psg. Paredes è un regista molto tecnico, con un ottimo controllo palla e una discreta visione di gioco. Nella Ligue 1 scorsa, interrotta e poi sospesa definitivamente a marzo, Paredes è risultato essere il giocatore con la più elevata percentuale di dribbling riusciti nel campionato francese (92,9%). Grazie alla sua abilità nella protezione palla riesce spesso ad eludere la prima pressione avversaria e dar vita a delle vere e proprie transizioni offensive.

Gli altri due nomi per il centrocampo interista sono l’evergreen Rodrigo De Paul (puntualmente vicino all’Inter in ogni sessione di mercato) e il Papu Gomez, fresco di rottura con Gasperini e il Presidente Percassi e quindi giunto alla fine della sua avventura con l’Atalanta.

Il Papu, reduce da un 2020 a dir poco strepitoso, è un giocatore decisivo in fase di rifinitura (16 assist e 0,33 xA p90 nella scorsa Serie A) e questo potrebbe essere molto utile all’Inter che non dispone in rosa di veri e propri rifinitori, soprattutto quando in campo non c’è Sanchez. Inoltre, Gomez potrebbe risultare utile anche nella fase di risalita del campo: Gasperini l’ha usato spesso come “pendolo”, facendolo abbassare fino al centrocampo e sfruttando le sue abilità in protezione e conduzione palla. Questo dispositivo tattico all’Inter però andrebbe verificato, in quanto l’Atalanta non dispone di un vero e proprio regista basso mentre l’Inter si, e cioè Brozovic, a cui Conte ha demandato i compiti principali di costruzione del gioco. Inoltre, esistono dubbi sia di natura economica che di natura comportamentale. Non può lasciare indifferenti il modo con cui Gomez ha rotto con l’Atalanta, e seppur non conoscendo a pieno i fatti, fa scalpore la sua esclusione ormai totale dalla squadra; anche dal punto di vista economico non sembra essere una operazione vantaggiosa: con un valore di mercato che si aggira sui 10 mln di euro e uno stipendio netto di circa 2 mln risulterebbe essere una operazione importante per un giocatore over 30, che sarebbe poi anche difficile da rivendere se le cose non andassero bene.

Per De Paul la questione è più semplice. Il centrocampista dell’Udinese ha raggiunto la piena maturità e ha iniziato questa stagione come aveva finito la scorsa: molto bene. Anche lui è un giocatore bravo in fase di rifinitura; in questa prima parte di campionato ha prodotto un valore di Expected assist per 90’ di 0,35 (Top-5) e rispetto a Gomez meglio si legherebbe con il sistema di gioco nerazzurro. Se per utilizzare al meglio il Papu bisognerebbe passare in pianta stabile al 3421 visto nell’ultima del 2020 contro l’Hellas, con De Paul si potrebbe continuare con il 352, modulo che l’argentino dell’Udinese conosce bene. In sostanza De Paul potrebbe essere l’innesto più funzionale, l’unico scoglio è rappresentato dalla società friulana che lo valuta intorno ai 40 mln di euro (impensabile che l’Inter possa spendere in questo momento tale cifra) e in più è difficile pensare che l’Udinese, invischiato nella lotta salvezza, si privi del suo miglior giocatore a metà stagione.

Per l’attacco i nomi più gettonati sono quello di Milik (fuori rosa al Napoli) e di Pellè (svincolato di ritorno dalla Cina) che non riscaldano però gli animi dei tifosi. Milik sicuramente è un buon giocatore ma forse costerebbe troppo, se si valuta il ruolo che andrebbe a ricoprire all’Inter (vice Lukaku); Pellè invece sarebbe idoneo per quanto riguarda i parametri economici, ma c’è più di qualche dubbio sul suo valore e sulla sua condizione dopo 5 anni passati nella Chinese League.

Vedremo come si muoverà il duo Marotta-Ausilio, quali occasioni di mercato coglieranno e come e se riusciranno a piazzare i giocatori di troppo.

Fonte dati statistici: fbref.com

Ugo Donato

→ Ugo Donato

Giocatore di Dicembre: Achraf Hakimi Focus on: Alessandro Bastoni

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