Lo Jiangsu Suning di Eder e Miranda
Il nostro viaggio parte da lontano, ci troviamo nella sessione invernale del 2016, la più importante per la Chinese Super League visto che di norma il campionato inizia verso Febbraio/Marzo e si conclude nel mese di Novembre. In quel periodo il campionato cinese stava vivendo una vera e propria rivoluzione sia economica (data l’enorme crescita del PIL negli anni precedenti), che sportiva. Quest’ultima fu avallata da Xi Jinping, leader della repubblica popolare cinese, che ritenne di potersi servire dello sport per accrescere la fama e l’importanza della Cina nel mondo. Questo fenomeno si divise in due principali azioni cardine: l’acquisizione di importanti club europei ( Inter, Milan, WBA, Wolves, Granada, Espanyol ecc. ) e l’innalzamento del livello del proprio campionato interno tramite l’acquisizione di forti giocatori stranieri. Per quanto riguarda il regolamento, nell’attuale Chinese Super League possono giocare al massimo 4 giocatori stranieri, senza contare i naturalizzati (fenomeno molto crescente in quest’ultimo periodo, tra i più famosi troviamo Alan, Goulart ed Elkeson), inoltre è obbligatorio schierare titolare almeno un Under-23 e convocarne almeno un altro, mentre è vietato schierare, portieri stranieri. Queste misure precauzionali sono state prese per cercare di dare un argine ai numerosi acquisti di calciatori stranieri, cercando di valorizzarsi accrescendo il livello dei propri giocatori, con un particolare occhio di riguardo ai giovani (che per una questione culturale fanno più fatica ad imporsi) ed ai portieri, che per anni sono stati considerati un punto debole del movimento. Ma tornando a noi, quella famosa sessione di mercato della stagione 2015/2016 cambiò radicalmente la nostra percezione relativa al calcio asiatico e più in generale nei confronti del calcio extraeuropeo poiché mai si era visto spendere 469 ML (di cui 338 nella sessione invernale e 131 in quella estiva). In questi ultimi anni infatti c’è stata una vera e propria ondata migratoria che ha portato all’importazione di giocatori di primissimo livello e nel prime delle loro carriere come Oscar, Hulk, Jackson Martinez, Talisca, Witsel, Paulinho, Bakambu, Rondon, Gervinho, Ferreira Carrasco, Hamsik e si potrebbe continuare ancora. Per non parlare dell’arrivo di numerosi allenatori di spicco tra cui: Roger Schmidt, Villas Boas, Bruno Genesio, Benitez, Sven Goran Eriksson, Cannavaro, Lippi e Capello che grazie alla propria esperienza e alle proprie filosofie di gioco hanno arricchito notevolmente la Chinese Super League. In quella sessione invernale tra le varie squadre si distinse, in particolare, lo Jiangsu Suning, che aveva recentemente cambiato nome (precedentemente si chiamava Jiangsu Sainty) in seguito al passaggio di proprietà al Suning Group di Zhang Jindong. La proprietà si presentò con due acquisti fenomenali: Alex Teixeira (50 ML) e Ramires (28 ML). In quella stagione la squadra si piazzò al secondo posto alle spalle del Guangzhou Evergrande (squadra più titolata di Cina con 8 Campionati e 2 Champions asiatiche). In panchina la squadra era guidata dal rumeno Dan Petrescu e grazie alle prestazioni di Alex Teixeira (11 Goal e 10 assist) e di Roger Martinez ( 10 goal e 4 assist in metà campionato) la squadra ebbe un netto miglioramento rispetto alle ultime stagioni. Nonostante questo exploit, l’annata seguente fu molto negativa e si rischiò addirittura la retrocessione. Dopo l’esonero di Petrescu fu chiamato Fabio Capello che riuscì a portare in salvo la squadra ma dopo appena 3 partite del nuovo campionato risolse consensualmente il contratto favorendo l’arrivo dell’attuale allenatore, Cosmin Olăriou. L’allenatore rumeno può essere considerato un vero e proprio guru del calcio asiatico con in bacheca 1 campionato saudita, 4 campionati degli Emirati Arabi Uniti ed innumerevoli coppe nazionali. In quell’anno la squadra si risollevò dai bassifondi classificandosi quinta, perdendo però la possibilità di entrare nella Champions Asiatica, in quanto per parteciparvi è necessario classificarsi tra le prime 3 in campionato oppure vincere la coppa nazionale. La stagione successiva vide l’arrivo di Eder dall’Inter, ma nonostante questo la squadra non riuscì a fare un ulteriore step arrivando quarta in campionato ma rimanendo di nuovo fuori dalla Champions, prendendo un distacco di ben 19 punti dal Guangzhou Evergrande, vincitore.
Analisi tattica della squadra 2020/2021
La squadra si poggia attorno ai propri 4 migliori giocatori : i brasiliani Miranda e Teixeira, l’italo-brasiliano Eder e il ghanese box to box Wakaso. Da non dimenticare anche il croato Ivan Santini che ha fornito una più che valida alternativa alla coppia titolare Eder-Teixeira. Tra i giocatori cinesi di spicco meritano sicuramente una menzione il capitano e regista della squadra, Xi Wu e l’esperto difensore centrale Ang Li, oltre che l’esterno d’attacco Xiang Ji, con il suo sinistro al velcro. L’allenatore Cosmin Olăriu ha alternato diversi moduli durante la stagione pur rimanendo fedele ai suoi principi, lo schieramento utilizzato maggiormente è stato il 4-4-2. In fase di possesso la prima costruzione è molto semplice e rudimentale ed è affidata ai 4 difensori più i 2 mediani. Al portiere e ai difensori è richiesto di rischiare il meno possibile, infatti la squadra non disdegna lanci per cercare le proprie punte (nei piedi o in profondità) ed è molto aggressiva nell’attacco delle seconde palle. L’ampiezza è garantita degli esterni alti, mentre i terzini rimangono spesso bloccati per garantire la superiorità numerica in fase difensiva. Le transizioni positive sono molto importanti per lo Jiangsu Suning in quanto cercano di sfruttare la disorganizzazione degli avversari per cercare una traccia verticale per le proprie punte, sulle quali ricadono quasi completamente le responsabilità offensive della squadra.
Un’alternativa interessante che viene proposta in fase offensiva è l’accentramento di uno dei due esterni, per andare alla conclusione oppure per imbeccare a sua volta la profondità sul lato debole.
La fase di non possesso della squadra è quella che la identifica maggiormente dal punto di vista tattico. Infatti lo Jiangsu difende con un 4-4-2 molto stretto e compatto che punta a difendere ed intasare il centro del campo. Il baricentro della squadra è medio-basso con la prima pressione che inizia a farsi sentire all’altezza del centrocampo.
Nonostante questo sia l’atteggiamento difensivo standard, la squadra riesce ad interpretare diversi spartiti alzando la linea di pressione dei due esterni quando la squadra avversaria commette errori oppure quando il gioco si concentra lungo una delle due fasce, nel momento in cui diventa più semplice chiudere gli spazi. Nei falli laterali difensivi lo Jiangsu Suning concentra i giocatori sul lato forte per impedire alla squadra avversaria di progredire con la manovra e per facilitare il recupero palla. L’altezza medio-bassa della squadra in fase difensiva favorisce gli attacchi in transizione con tanto campo da sfruttare in modo da innescare la velocità dei propri attaccanti.
Una vittoria inaspettata
La stagione appena conclusasi, a causa dei problemi legati al Covid-19, ha visto un netto cambiamento per ciò che riguarda la sua struttura; abbandonata la formula del girone unico, il campionato è stato diviso in 2 gironi, ciascuno formato da 8 squadre in base ai piazzamenti della stagione precedente. Le prime 4 di ciascun minicampionato si sarebbero poi qualificate ai playoff in stile Nba, con le 8 squadre qualificate che si sarebbero da subito incrociate in base alla posizione ottenuta nel proprio minicampionato (1° del girone A vs 4° del girone B ecc.) affrontandosi in scontri diretti con andata e ritorno. Lo Jiangsu Suning, dopo essersi qualificato come secondo nel proprio girone, alle spalle del GZ Evergrande, si è reso protagonista di una cavalcata memorabile superando ai quarti di finale il Chongqing Lifan con il punteggio totale di 2-1 e in semifinale il temibile Shangai SIPG di Hulk, Arnautovic e Oscar con il punteggio di 3-2 scaturito solo dopo i tempi supplementari e dopo un inferiorità numerica patita dal minuto 57′. In finale dopo lo 0-0 della partita di andata si è deciso tutto al ritorno dove grazie alle reti di due fuoriclasse come Eder e Teixeira, lo Jiangsu è riuscito a vincere il primo campionato della propria storia. Il futuro della squadra ora è avvolto nel mistero visto che Eder e Teixeira hanno il contratto in scadenza, mentre per Miranda si parla di un possibile ritorno in Brasile per chiudere la carriera. Anche lo stesso mister Cosmin Olăroiu ha espresso delle perplessità su una sua possibile permanenza visto che vorrà tutte le rassicurazioni del caso sia in campo che fuori. Ciò nonostante questa entusiasmante vittoria si segnala come il primo vero trofeo importante di una squadra appartenente al Suning Group, sperando che sia di buon auspicio anche per “l’altra squadra” del gruppo Suning.