Le giocate più belle di Dicembre
Dicembre si è concluso e arriva immancabilmente quello che è il terzo episodio relativo alle giocate mensili. Godetevi la nostra selezione dei migliori dribbling, passaggi e interventi: ci sarà da rimanere a bocca aperta.
Corsa, concentrazione e pulizia.
Brozovic vs Borussia Moenchengladbach (5a Champions League)

Ogni partita Brozovic dimostra la sua centralità nel sistema nerazzurro ma qualche volta lo ribadisce con giocate più spettacolari e importanti di altre. Il mese scorso abbiamo visto un goal partire dai suoi piedi con un grande cambio di gioco; per importanza, questo mese abbiamo scelto un intervento decisivo in area di rigore.
Il cronometro segna il 92’ e il Borussia è riuscito a ripartire velocemente dalla sua area di rigore e l’Inter è scoperta. Tocca ai centrocampisti ripiegare e Brozovic riesce a scivolare in difesa anche dopo 90 minuti di corsa costante: Thuram pesca Embolo in area di rigore, pronto a crossare ma il nostro croato intuisce subito, intervenendo in scivolata subito dopo il primo controllo dello svizzero. Scivolata spettacolare per pulizia ed importanza, che ha fatto perdere più di un battito a noi tifosi ma non al giocatore che, ancora lucido, ha tenuto la palla tra i piedi e l’ha consegnata a Barella fuori dall’area riuscendo persino a mantenere il possesso.
Il nostro difensore moderno pt1.
Bastoni vs Borussia Moenchengladbach (5a Champions League)

Torniamo a parlare della partita che ha più acceso le speranze dei tifosi nel mese di Dicembre. La vittoria sudata contro i tedeschi è arrivata dopo una serie di emozioni che si sono concluse solo al triplice fischio. Negli ultimi minuti di gioco anche Bastoni si è messo particolarmente in luce con una serie di giocate difensive ma non solo, questa piccola percussione del ragazzo è l’ennesima prova della sua confidenza con la palla tra i piedi.
L’azione del Borussia viene interrotta da un facile anticipo di Bastoni che prima segue l’uomo e poi spezza la linea per giocarsi il recupero del pallone. Ottima lettura: l’attaccante avversario si è imbottigliato in un corridoio occupato e l’uscita di Bastoni era comunque coperta dal quinto. Comincia la transizione al quarto minuto di recupero: il difensore italiano sa che bisogna portare la sfera lontano dalla propria porta e comincia la risalita del campo subito attaccato da più uomini. Bastoni li supera vincendo tre dribbling (con due rimpalli) e poi ottenendo un fallo fondamentale per far passare i secondi. Una giocata così non può passare inosservata per completezza, audacia e importanza. Essere titolari in quest’Inter a soli 21 anni non è di certo un regalo.
Tecnica superiore.
Sanchez vs Bologna (10a Serie A)

La rosa dell’Inter vanta un giocatore dalla tecnica nettamente superiore alla maggior parte dei colleghi del campionato: Alexis Sanchez. El Niño Maravilla non è mai banale, come lui stesso ha affermato in un’intervista, il suo compito è quello di cercare la giocata decisiva. I dati lo confermano: 2.69 Key Passes p90 e ben 1.38 xGChain90 (xG generati dalle volte in cui il giocatore è coinvolto nel possesso p90) secondo Understat.
In quest’azione, l’Inter recupera palla e verticalizza con Brozovic: Sanchez ha gli occhi anche dietro la testa e serve Hakimi, solito treno in corsa sulla fascia destra. I due sono bravi a combinare: il cileno supera il marcatore con un guizzo e dà un rapido sguardo nell’area di rigore in cui sta arrivando Lukaku. Il belga non si è ancora posizionato: Sanchez vede con la coda dell’occhio l’inserimento a tutta velocità di Hakimi e decide di servirlo con una palla filtrante deliziosa e morbidissima. Il gesto tecnico è di qualità assoluta: Sanchez accompagna la sfera con il collo esterno del piede facendola passare tra due difensori avversari. Inoltre, sembra l’unico ad aver capito il modo in cui servire il marocchino nerazzurro, lasciandogli il possesso davanti e sulla corsa. In questo modo Hakimi è letteralmente infermabile, infatti arriva agevolmente sul fondo riuscendo a mettere la palla al centro per Gagliardini che sfiora il goal.
Se non fosse per i costanti infortuni, staremmo parlando di un caposaldo dell’attacco interista.
Un fulmine.
Hakimi vs Shakhtar Donetsk (6a Champions League)

Il sistema di gioco interista si affida molto ai duelli individuali, soprattutto sulle catene laterali. Per cui è immediato comprendere l’ingente investimento societario su un esterno potenzialmente tra i migliori al mondo: Achraf Hakimi. Conte, però, ci aveva avvisati, il giovane marocchino è un diamante grezzo ed era sbagliato aspettarci arrivasse pronto per spaccare ogni partita sin da subito. L’allenatore aveva ragione e difatti ci sono voluti un po’ di mesi prima che Hakimi si ambientasse. Non possiamo ancora apprezzarlo nel suo massimo potenziale, ma siamo ormai giunti a fine anno ed è innegabile che il talento sia in costante crescita (arrivando ad essere infermabile nelle ultime uscite).
In questa giocata ci dimostra l’importanza del dribbling. Barella è chiuso a destra e i compagni sono tutti statici ma pronti per un eventuale cross. Non ci sono spazi per mettere la palla in mezzo e nessuno si propone per ricevere palla tranne Hakimi. L’esterno marocchino invoca e riceve la sfera, guarda davanti a se e in due tocchi supera con un unico dribbling ben 3 avversari, arrivando al limite dell’area libero di crossare. Il 2 nerazzurro è conscio che, in quella zona, l’arma più pericolosa è il cosiddetto “cut-back”: i compagni sono colpevoli di farsi trovare immobili. Nessun inserimento da dietro obbligano Hakimi a crossare sul primo palo ma, anche qui, gli altri giocatori si dimenticano di smarcarsi. Occasione sprecata non di certo per colpa del nostro esterno.
L’incredibile Hulkaku.
Lukaku vs Cagliari (11a Serie A)

Il gigante buono ha conquistato ogni singolo tifoso nerazzurro con goal, leadership e spirito di sacrificio. Era impensabile che il belga fosse in grado di migliorare ancora, ma quest’anno ha consolidato le sue doti da pivot offensivo. Complice il meccanismo dell’Inter volto a liberare il centro del campo per le verticalizzazioni sulle punte, Lukaku è spesso in grado di ricevere la palla in maniera pulita e sui piedi. Analizziamo questa transizione contro il Cagliari; Sottil mette in mezzo, de Vrij intercetta e spazza la sfera che viene controllata da Barella, che si appoggia a Darmian. Lukaku si inserisce nel mezzo spazio e riceve il pallone abbassandosi. Nonostante sia stato ben seguito dal marcatore, il belga può stoppare senza problemi grazie alla sua possente stazza. Non pago dall’aver consolidato il possesso, Lukaku decide di eludere l’intervento dell’avversario sfruttando lo spazio centrale (e il suo fisico), gli basta un tocco per liberarsi e poter correre a campo aperto. Davanti a lui trova Sanchez che protegge la palla fino alla sovrapposizione dello stesso Lukaku e solamente un ottimo riflesso di Cragno (e una leggera mancanza di angolazione del tiro) impediscono all’Inter di passare in vantaggio.
Saracinesca.
Handanovic vs Napoli (12a Serie A)

Gran parte dei 3 punti ottenuti contro il Napoli passa dalle mani di Handanovic che, se non fosse per l’erroraccio fatto contro il Verona, sarebbe stato un serio candidato come giocatore del mese. Di certo, delle sue parate decisive contro i partenopei parleremo anche a fine stagione. Questo salvataggio in particolare ci ha fatto saltare dal divano. Handanovic ha strozzato a metà le imprecazioni che stavano per uscire dalle bocche dei nerazzurri, convinti la palla fosse già in rete.
L’azione del Napoli nasce da un’uscita spensierata di Sensi su Di Lorenzo: Bastoni aveva rotto la linea conscio del fatto che il 12 nerazzurro stesse coprendo quello spazio. Entrambi si sono fatti attrarre dal pallone e il napoletano è stato bravo a pescare Zielinski alle spalle degli interisti. Il passaggio in area del polacco è stato intercettato da Insigne che è riuscito ad impattare improvvisamente col tacco, spiazzando ogni giocatore e spettatore. Tutti avevano lo sguardo sul secondo palo ma il pallone non è arrivato. Tutti sono stati convinti del goal una volta resasi conto del tiro ma un uomo soltanto ha avuto la reattività per impedire lo scenario: Handanovic ha salvato il risultato con dei riflessi felini. Il tiro non è dei più semplici perché Insigne è distante pochi centimetri dalla porta e il napoletano ha dato una traiettoria illeggibile al pallone che rimbalza dopo il suo tocco. La velocità con cui Handanovic lascia andare le gambe giù per spingere e buttarsi nel minor tempo possibile gli valgono questa parata da 3 punti.
Serpentina da attaccante.
Young vs Spezia (13a Serie A)

Anche l’esterno titolare a sinistra entra nella rubrica di Dicembre e lo fa con uno dei migliori dribbling dell’anno. Non è la prima volta che Young supera gli avversari con una magia, tunnel o serpentine in quella zona del campo sono un “vizio” che gli è rimasto dai trascorsi da ala degli inizi di carriera.
L’azione inizia da un bel lancio di De Vrij sul lato sinistro del campo con l’inglese largo sulla linea laterale. Mentre il nerazzurro si sta giocando l’1v1, arriva un secondo giocatore dello Spezia per raddoppiarlo. Young non si fa problemi e passa in mezzo ad entrambi con un dribbling secco, riuscendo persino ad entrare in area di rigore ma, soprattutto, nella sua mattonella preferita per tirare e per poco questa giocata non entra nella lista dei goal del mese. L’esperienza aiuta la classe e l’inglese lo ha dimostrato.
Il nostro difensore moderno pt2.
Bastoni vs Verona (14a Serie A)

Altra transizione perfetta gestita dal tuttofare Bastoni. L’Inter è schierata in difesa posizionale (come sta spesso accadendo col 3-5-2 che si trasforma in 3-4-2-1 / 5-4-1 quando la fase è prolungata) e il difensore nerazzurro sta seguendo l’uomo come riferimento. Il giovane italiano intuisce che Faraoni non ha opzioni di passaggio ed è costretto a verticalizzare proprio su Ilic e, ragionando una mossa avanti, effettua l’anticipo. Bastoni è anche conscio dello spazio alle spalle di Faraoni (quinto del Verona): dribbling secco sul filo della linea laterale e corsa in avanti. Sulla trequarti, però, pesa il decision making da difensore e il suo passaggio, complice l’ottima copertura del Verona sulle punte, sarà indirizzato orizzontalmente verso Vidal. L’azione si concluderà con un tiro sull’esterno della rete da parte di Lukaku ma è più che apprezzabile come Bastoni abbia portato la palla dalla difesa all’attacco.